Archivi tag: Shea Whigham

First Man – Il primo uomo

La chiave di First Man sta nella natura del suo protagonista e nella sua ricerca disperata di un modo per lasciarsi alle spalle un lutto senza senso. È la storia di Neil Armstrong o, meglio, della spedizione che l’ha portato ad essere il primo uomo sulla Luna o, meglio ancora, del viaggio, interiore e letterale, che ha dovuto affrontare per elaborare una perdita tremenda. Sta tutto lì. La narrazione “a tunnel”, talmente incentrata su Armstrong che finisce per trasformare tutti gli altri personaggi in macchiette, tenute in piedi da un branco di grandi caratteristi. La traccia emotiva del film, che parte da quel lutto per raccontare di una persona lanciata interamente verso un singolo obiettivo, ma non per pura ambizione, più per la ricerca di qualcosa che non trova dentro di sé, di un modo folle per colmare un buco incolmabile. Le scelte registiche, che si focalizzano sul tormento del protagonista per traballare con la macchina da presa in spalla fino all’improvvisa liberazione finale, al placido passeggiare nel deserto lunare. Il mostrare (quasi) sempre tutto da dentro, da dentro Armstrong, da dentro i suoi veicoli, da dentro i suoi razzi, ignorando quel che avviene là fuori o comunque spingendolo sullo sfondo. È un film coi paraocchi, lanciato nel tunnel, diretto verso il suo obiettivo e per nulla disposto a rallentare o guardarsi attorno, tanto quanto il proprio protagonista che, anzi, quando si concede di farlo, viene punito e preso a schiaffi.

Continua a leggere First Man – Il primo uomo

Soldado

L’idea di realizzare un seguito per Sicario è allo stesso tempo surreale e perfetta. Surreale perché, onestamente, nel campionato dei sequel di cui non si sentiva il bisogno, sta parecchio in alto. Perfetta perché l’immaginario tratteggiato da Sheridan e Villeneuve era talmente potente e suggestivo che è comprensibile il desiderio di sfruttarlo per farci altro. E infatti, “altro” è proprio quello che Soldado fa, rinunciando al punto di vista “umano” di Emily Blunt per concentrarsi sulle figure di Josh Brolin e Benicio Del Toro, che nel primo film erano allo stesso tempo fondamentali ma sfuggenti, appena accennate. Più che un vero seguito, insomma, Soldado è quasi forse uno spin-off, che del resto cambia molti nomi fondamentali (oltre ad Emily Blunt, via anche Denis Villeneuve, Roger Deakins e Johann Johannsson), conservando però il word processor di Taylor Sheridan e la sua passione per il western contemporaneo camuffato da thriller.

Continua a leggere Soldado

Gli episodi pilota Amazon di marzo 2017

Una decina di giorni fa, Amazon ha buttato fuori un’altra manciata di episodi pilota, adottando un mix che vede tre possibili serie con puntate da mezz’ora e due da un’oretta. Il metodo di gestione della cosa è il solito, di cui riciclo spiegazione dai post dedicati in passato all’argomento: gli episodi pilota vengono resi disponibili per la visione e chiunque può andare a votare sul sito secondo una serie di parametri. In linea teorica, Amazon decide se mettere in produzione questa o quella serie anche in base ai voti. Il criterio di lettura del feedback, però, non è solo di natura quantitativa e possono per esempio decidere di produrre una serie se sono particolarmente interessati alla fascia di pubblico che sembra averla apprezzata maggiormente (dovrebbe essere andata bene o male così con Transparent).

Continua a leggere Gli episodi pilota Amazon di marzo 2017

Kong: Skull Island

 

Kong: Skull Island è una risposta a tutti quelli che si lamentavano perché in Godzilla e/o Pacific Rim la trama faceva cagare e/o non si vedevano abbastanza mostri impegnati a pestarsi duro. Intendiamoci, io quei due film li ho amati e non ho mai concordato con quelle lamentele, ma le lamentele c’erano e Kong: Skull Island vi risponde nella maniera più cafona e arrogante possibile, quasi a livello di trollata. Abbiamo infatti qui un film in cui ci sono più mostri che si menano di più ma la trama fa ancora più cagare. Così vediamo se quando vi lamentavate della trama eravate seri o tanto alla fine il punto erano i mostri. E il risultato è un film brutto, stupido, secondo me pure abbastanza noioso, con dei personaggi “scritti” in una maniera tale che è meglio metterci le virgolette. Però è anche un film che si fa prendere in simpatia perché è pieno di mostri enormi che si menano, perché almeno un paio delle sequenze coi mostri enormi che fan casino sono proprio belle e perché tutto quell’omaggiare Apocalypse Now è talmente impacciato da fare tenerezza e meritarsi una carezza. Bisogna accontentarsi, insomma.

Continua a leggere Kong: Skull Island

Agent Carter in Italia

Colpo di scena: mentre negli USA va già in onda da un paio di settimane la seconda stagione, questa sera prendono il via dalle nostre parti le trasmissioni di Agent Carter, la sorprendentemente bella serie dalla breve durata con cui ABC e Marvel tappano il buco della pausa invernale di Agents of S.H.I.E.L.D. La serie racconta le vicende di Peggy Carter più o meno immediatamente successive a quelle di Captain America – Il primo vendicatore e quindi precedenti alle apparizioni del personaggio in Captain America: The Winter SoldierAnt-Man, affrontando in questa prima stagione il suo duro ritorno alla realtà quotidiana dopo gli eroismi della guerra e la perdita dell’amato Steve Rogers.

Continua a leggere Agent Carter in Italia