Appunti su Atomic Heart

Cose a cui ho pensato mentre giocavo ad Atomic Heart, proprio messe in ordine cronologico degli appunti che ho preso perché volevo fare con Peduzzi il podcast dei giochi controversi in cui lui parlava di Hogwarth’s Legacy ma poi ci ho messo mesi a finirlo e quindi niente ma comunque gli appunti ce li ho e tanto vale usarli così:

Marvel Snap è il mio crack

I due momenti della mia vita in cui sono andato più vicino all’appassionarmi a un gioco di carte collezionabili sono stati il periodo in cui leggevo i fumetti di Magic (ma non ho mai sfiorato le carte) e quel breve attimo in cui mi sono preso bene con il sistema Vs. (anche perché stavo ancora – e ancora per poco – in fissa coi fumetti di supereroi). I primi mi piacevano soprattutto per i disegni, anche se poi alla fin fine non credo che me ne fregasse molto del mondo che raccontavano. Ai secondi mi sono ovviamente avvicinato proprio per i mondi a cui facevano riferimento, ma la verità è che quella di dover acquistare fisicamente le carte, alla lunga, è per me una barriera insormontabile (poi, certo, nel caso specifico, non aiutò anche il fatto che fu un mezzo flop). E basta, niente altro. Niente giochi “fisici”, niente giochi di carte virtuali. Niente Pokémon, niente Hearthstone, niente Gwent, niente di niente.