Mysterious Skin


Mysterious Skin (USA, 2004)
di Gregg Araki
con Joseph Gordon-Levitt, Brady Corbet, Michelle Trachtenberg, Jeffrey Licon, Bill Sage, Elisabeth Shue

Strano, intenso, toccante, splendido film di Gregg Araki, autore che fino a oggi conoscevo solo di nome, ma che a questo punto mi incuriosisce non poco. Mysterious Skin racconta della gioventù di due bambini che hanno subito abusi sessuali, del loro modo di reagire, della negazione e dei drammi della crescita. Segue in maniera allo stesso tempo algida e tremendamente passionale le vicende parallele dei suoi due protagonisti, uno tanto ingenuo e sperduto da convincersi che in quei due brutti momenti di cui ha perso ogni memoria era stato rapito dagli alieni, l’altro talmente freddo da spingere la sua migliore amica a sentenziare “Where normal people have a heart, Neil McCormick has a bottomless black hole.”

Araki esplora tutte le possibili facce dello spettro emozionale, racconta di violenze e abusi, divertenti e divertite scopate, traumi infantili e tristi ricordi, momenti di tenerezza, forti amicizie e sincero affetto. Lo fa con immagini fredde, gelide, che contrastano con l’intensa emozione raccontata, ma finiscono – grazie anche alla bella e azzeccata colonna sonora – per accentuarla a dismisura. Non c’è compiacimento, pornografia, voglia di scioccare in maniera gratuita, anzi, Mysterious Skin mostra ben poco di ciò che racconta, ma forse anche per questo il pugno nello stomaco finisce per essere ancora più forte, dirompente.

Vien da dire che è il miglior film di sempre sull’argomento, ma sono affermazioni un po’ troppo categoriche, anche perché poi, a conti fatti, non è che ne ricordi così tanti. Ma di sicuro è un grandissimo film, ricco, profondo, ben diretto, scritto come meglio non si potrebbe e graziato da una serie di interpreti eccellenti. Unico difetto, forse, un finale troppo tirato per le lunghe, in cui la potenza delle emozioni, insostenibile fino a quel punto, finisce per disperdersi un po’. Ma si cerca il pelo nell’uovo.

2 pensieri riguardo “Mysterious Skin”

  1. Appena smetto coi telefilm e torno ai film, questo qui me lo guardo subito.Anche se spero che il regista non abbia quello sguardo alla Larry Clark che proprio non reggo. Alla Solondz se mai, lui sì!

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